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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Ho risorto, di Andrea Rivera


Ha preso confidenza con il pubblico stornellando nei locali di Trastevere e poi ha raggiunto la popolarità partecipando a Parla con me di Serena Dandini in veste di <citofonatore>. Giocoliere dello sberleffo, Andrea Rivera si è scagliato contro i poteri forti durante il Concertone del primo maggio del 2007 creando non pochi imbarazzi. Ora torna in teatro con Ho risorto, uno spettacolo-canzone dove la vena satirica dell'artista romano sembra perdere quella grinta esplosiva che lo aveva portato al successo.

Lo spettacolo è intelligente e ben strutturato ma a volte si riceve l'impressione che il palcoscenico vuoto intimidisca l'attore che pure si dà un gran da fare per coinvolgere il pubblico sulla scena e che del pubblico riesce a percepire costantemente gli umori.

Lo show è tutto basato sull'improvvisazione e il canovaccio alterna dialoghi e monologhi strampalati a canzoni e proiezioni video. Al suo fianco il musicista Matteo D'Incà suona chitarra elettrica, acustica e mandolino e gli fa da spalla nel primo sketch in cui i due artisti, compressi in due sagome di smartphone a grandezza uomo,si lanciano in un botta e risposta fitto di parole legate al mondo della moderna telefonia che deride la schiacciante diffusione dei cellulari. I monologhi che seguono sono tutti costruiti seguendo la medesima tecnica di assemblaggio di parole tutte appartenenti all' area semantica inerente al tema centrale. Sostantivi diventano verbi e verbi sostantivi in una deriva di senso al limite dell'assurdo. C'è il racconto derivante da un accrocco di nomi dei quartieri di Roma ; quello che mette insieme nomi di farmaci comuni per denunciare i guasti della Sanità e un altro, un po' più sconclusionato, tutto giocato sui nomi di pittori famosi.

Si tratta di veri e propri giochi pirotecnici di parole costruiti sul doppio senso che divertono gli spettatori ma che non riescono ad andare oltre l'intrattenimento. Del resto gli obiettivi della satira di Rivera sono troppi e un po' troppo generici- i meccanismi di manipolazione mediatica, la massificazione, la crisi economica, l'analfabetismo di ritorno – e lo spettacolo appare nel complesso troppo autoreferenziale per essere veramente satirico. Il titolo Ho Risorto che in romanesco assume anche il significato di <ho risolto>, si riferisce al suo ritorno alla ribalta dopo anni di silenzio, ma il passaggio dalla tv al teatro richiede una crescita artistica della quale si intravedono solo alcune tracce. Rivera ci mostra le sue vecchie interviste al citofono, le immagini di lui seduto al bar con un vecchio amico negli anni in cui era disoccupato. Porta in scena anche la sua simpatica cagna salvata da un canile. In poche parole porta in scena se stesso. Lo fa con autoironia ma la locandina che lo ritrae come Cristo sulla croce promette uno spettacolo quanto meno più dissacrante e una critica al sistema costituito molto più acida e graffiante.

 

Scheda tecnica

HO RISORTO,di e con Andrea Rivera. Alle chitarre: Matteo D'Incà.Disegno luci: Hossein Taheri. Foto Manolo Bernardo. Costumi: Mathieu Verrecchia. Produzione: La Fabbrica dell'attore – Teatro Vascello.

Visto al Teatro Vascello di Roma il 3 gennaio 2015.

 

 

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