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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Il Prezzo, di Arthur Miller

 

Pur essendo all'altezza delle opere più note di Arthur Miller, Il Prezzo non ha avuto molta fortuna sui palcoscenici italiani. Se ne ricorda soltanto una versione con Raf Vallone del 1968. La pregevole versione curata da Massimo Popolizio sulla base della recente traduzione di Masolino D'Amico, mette fortemente in risalto le dinamiche relazionali tra i quattro protagonisti attraverso un meticoloso lavoro di cesello sulla partitura testuale.

Il Prezzo più che raccontare una storia, scatta un'istantanea sulle reazioni incrociate dei personaggi di fronte ad una comune operazione di compravendita di beni familiari. Il tempo dell'azione coincide con quello della rappresentazione e molte ambiguità relative al vissuto e alla personalità di ciascuno rimangono volutamente in ombra.

La regia di Popolizio soppesa attentamente ogni singola battuta, ne esplora il non detto e lo porta in superficie lasciando tuttavia che molto rimanga alla libera interpretazione del pubblico. Tempi, ritmi, pause e silenzi sono orchestrati con cura per creare uno straordinario quartetto vocale.

L'azione si svolge a New York in un appartamento in disuso che sta per essere demolito. La casa apparteneva al defunto padre di Victor (Massimo Popolizio ) e di Walter Franz (Elia Shilton) che venne gettato sul lastrico dalla Grande Depressione. Gregory Solomon (Umberto Orsini) è un bizzarro ex rigattiere ebreo di novanta anni che viene ingaggiato per stabilire il prezzo dell'antico mobilio. La moglie di Victor, Esther Franz (Alvia Reale) è una donna rassegnata e dedita all'alcol che spera che il marito riesca almeno a fare un buon affare.

La scena di Maurizio Balò non rispetta la lunga e minuziosa didascalia di Miller che prevede uno spazio oberato di mobili accatastati bene in vista su tre lati. La mercanzia viene coperta da lenzuola azzurrine e relegata sul lato sinistro del palcoscenico. Lo sfondo è pressoché vuoto e il lato destro è occupato dalla porta d'ingresso posta in alto e da una scala che conduce all'interno dell'appartamento. Tutto questo serve a mettere in risalto il ruolo primario degli attori in una rappresentazione che sottolinea il valore fortemente simbolico della mercanzia e della stessa trattativa. Il denaro crea i rapporti in scena e accomuna in modo diverso tutti e quattro i personaggi. Ma il prezzo che ciascuno ha pagato e paga tutt'ora si misura in termini di scelte di vita più o meno fallimentari. Sebbene portato agli studi, Victor ha rinunciato all'università e si è accontentato di fare il poliziotto per aiutare e accudire il padre. Al contrario, Walter con il quale non si parla da sedici anni, ha seguito le sue ambizioni ed è diventato un medico affermato.

La trattativa li fa rincontrare e, oltre a fungere da motore dell'azione, serve a entrambi da spunto per fare i conti con il proprio vissuto e con le proprie illusioni. I dialoghi, snelliti da qualche taglio interno, rivelano possibili errori di valutazione dei fatti soprattutto da parte di Victor che non riesce a credere che il padre gli abbia potuto mentire. Non ci sono comunque né vinti né vincitori, e tutti i personaggi rimangono avvolti nell'ambiguità. Primo fra tutti Gregory Salomon che ha fatto i mestieri più disparati e che ha vissuto e superato tanti momenti difficili. E' il personaggio risolutore, quello che taglia il cordone ombelicale dei figli con il padre. Per certi versi può essere visto come il doppio del padre che non c'è, ma, per altri, è anche il suo opposto perché non si lascia andare mai. Alla fine compra tutto e ricomincia da capo. Orsini lo interpreta con magistrale ironia e somma sapienza attoriale, lasciando emergere tutte le possibili sfaccettature del personaggio. Anche gli altri attori danno il meglio di se stessi. Popolizio misura ogni singola battuta e dà un certo spessore tragico all'uomo comune che impersona. Shilton ci restituisce un Walter problematico, consapevole del suo successo ma anche della sua infelicità affettiva. Alvia Reale dosa abilmente gli stati d'animo di una donna che aspira alla ricchezza ma che, allo stesso tempo, comprende a fondo le ragioni del marito. Lo spettacolo è una grande prova d'attori sorretto da una regia che pretende ritmi spietatamente sostenuti.


 

Scheda tecnica
Il prezzo,
di Arthur Miller. Traduzione: Masolino D'Amico. Scene: Maurizio Balò. Costumi: Gianluca Sbicca. Con:Umberto orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton.

Regia di Massimo Popolizio.

Prima nazionale: 20 ottobre 2015 al Teatro Argentina di Roma. 

 

 

 

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