Testuali parole

ICOM definisce il museo

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Che cos'è un museo? Possono esserci molte risposte sui dizionari delle lingue dei vari paesi, ma una sola è la definizione ufficiale, per così dire, data dai professionisti dei musei di tutto il mondo riuniti nell'ICOM, International Council Of  Museums. L'associazione, nata nel 1946 e aderente all'UNESCO, ha come scopo primario di preservare, conservare e condividere il patrimonio culturale.

 

 La Tate Modern a Londra

Non deve sembrare futile la ricerca minuziosa e attenta con cui ICOM vuole esprimere in modo esatto e attuale la definizione di museo, perché alle parole si deve associare un significato preciso e nel momento in cui ICOM basa sui musei la sua stessa esistenza, la parola museo deve essere compiutamente ed esattamente spiegata. Nel 2007 a Vienna, nell'annuale riunione generale, era stata data una definizione aggiornata:

Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sul patrimonio tangibile e intangibile dell’uomo e del suo ambiente, lo acquisisce, lo conserva, lo comunica e in particolare lo espone per scopi di studio, educazione e diletto.

La definizione nel corso degli ultimi 15 anni aveva progressivamente perduto alcune prerogative, o meglio mancava di alcuni elementi che ormai da anni sono diventati comuni e condivisi. ICOM ha condotto una capillare campagna informativa tra i propri associati (me compreso, accolto come membro permanente nel 2020), di cui ha sondato opinioni e suggerimenti con particolare attenzione. Infine, a conclusione del lavoro encomiabile guidato da da Bruno Brulon e Lauran Bonilla-Merchav, una nuova definizione di museo è stata accolta e deliberata nell'assemblea straordinaria di Praga dell'agosto 2022:

Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale.
Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità.
Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.1


Si può notare, e probabilmente per chiunque la seconda frase ha il maggior impatto, che i termini molto in voga di accessibilità, inclusività, diversità e sostenibilità, diventano parte integrante della definizione. Si tratta di una scelta politica precisa, che individua in positivo quei valori cui la nostra società dovrebbe sempre attenersi.



La Fondazione Bayeler a Basilea

Ma c'è anche altro nelle scelte di Praga, perché a quegli “scopi di studio, educazione e diletto” enunciati nel 2007, ora si aggiunge una più chiara richiesta rivolta ai professionisti del settore, vale a dire ai consigli di amministrazione dei musei internazionali: i musei devono operare “con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.”

Sono direttive importanti e di grande rilievo, e non c'è dubbio che molti musei le stiano seguendo già da anni, ad esempio organizzando conferenze, incontri e seminari, gestendo laboratori per adulti e ragazzi, entrando spesso anche nel merito delle realtà territoriali.2

Ma “molti musei” non vuol dire tutti, e soprattutto in provincia alcune realtà che potrebbero diventare trainanti per la cultura e le tradizioni locali sono invece trascurate se non abbandonate. Si crede spesso che il cambio di nome o il riallestimento delle opere porti benefici, ma essi sono normalmente di breve durata. L'intervento del museo locale sul territorio deve essere popolare, costruttivo ed educativo, tale da creare intorno all'ente fisico delle collezioni una fascinazione, un'aura positiva e aggregante, insomma un polo culturale attivo, non noioso e non troppo serio, che abbia dentro di sé la capacità attrattiva – appunto – di un polo magnetico.

Il Guggenheim a Bilbao

 

Note

1Questa la versione definitiva nelle tre lingue ufficiali:

A museum is a not-for-profit, permanent institution in the service of society that researches, collects, conserves, interprets and exhibits tangible and intangible heritage. Open to the public, accessible and inclusive, museums foster diversity and sustainability. They operate and communicate ethically, professionally and with the participation of communities, offering varied experiences for education, enjoyment, reflection and knowledge sharing.

Un musée est une institution permanente, à but non lucratif et au service de la société, qui se consacre à la recherche, la collecte, la conservation, l’interprétation et l’exposition du patrimoine matériel et immatériel. Ouvert au public, accessible et inclusif, il encourage la diversité et la durabilité. Les musées opèrent et communiquent de manière éthique et professionnelle, avec la participation de diverses communautés. Ils offrent à leurs publics des expériences variées d’éducation, de divertissement, de réflexion et de partage de connaissances.

Un museo es una institución sin ánimo de lucro, permanente y al servicio de la sociedad, que investiga, colecciona, conserva, interpreta y exhibe el patrimonio material e inmaterial. Abiertos al público, accesibles e inclusivos, los museos fomentan la diversidad y la sostenibilidad. Con la participación de las comunidades, los museos operan y comunican ética y profesionalmente, ofreciendo experiencias variadas para la educación, el disfrute, la reflexión y el intercambio de conocimientos.

2 ICOM non affronta il problema, ma spesso il prezzo del biglietto è eccessivo, probabilmente anche per la scarsa collaborazione economica delle amministrazioni locali.