Abbiamo 155 visitatori online
Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)
1973-2635
il 23 ottobre 2007.
Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).
Fogli e Parole d'Arte
non ha scopo di lucro, non propone alcuna pubblicità e ha come unico interesse la diffusione della cultura.
Pertanto, le immagini pubblicate si attengono all'articolo 70, comma 1bis della legge sul diritto d’autore, dove si afferma che è possibile la "libera pubblicazione attraverso la rete Internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro".
Iscriviti al nostro
canale WhatsApp
sul cellulare
- Nuova informativa sui cookie -
Pubblicato per la prima volta circa vent’anni fa e in seguito riedito, rivisto e in qualche caso aggiornato (l’ultimo aggiornamento è del 2016), il volume di Paolo Portoghesi sui Grandi Architetti del Novecento resta uno strumento molto utile per quanti vogliano disporre di materiale critico, di informazioni rapide e di disegni tecnici sul tema. Nato probabilmente con l’intento di rivaleggiare con i due celebri manuali di Zevi e Benevolo, il volume sin da principio si pone su un piano diverso, privilegiando l’aspetto individuale, l’architetto, contro quello collettivo, lo stile o il gruppo di riferimento. La scelta eseguita da Portoghesi appare all’inizio, nel senso cronologico in cui si sviluppa nel volume, molto corretta e completa, con nomi celebri e studiatissimi (Wagner, Berlage, Wright, Loos, Taut, … ) e nomi meno celebri e meno studiati (Bragdon, Sauvage, Brasini, ...), ma progressivamente tende a trasformarsi in un’analisi troppo soggettiva e discutibile di personaggi in gran parte italiani, e in gran parte determinati solo dal gusto e dalle idee di Portoghesi stesso.
I limiti del testo sono quindi tanti, ma esistono tuttora diversi motivi per acquistarlo e leggerne perlomeno i capitoli sui personaggi che ci interessano maggiormente; un motivo per tutti è il prezzo sotto i venti euro (quindici se si trova scontato) di un volume di oltre 700 pagine infarcito di illustrazioni tutte tecnico-grafiche (anche se non sempre perfette nella riproduzione).
Un altro motivo è che su alcuni personaggi Portoghesi non si limita a una presentazione storico-critica, ma interviene con giudizi e commenti stimolanti. Le pagine su Adolf Loos e su Bruno Taut, due architetti che personalmente conosco e ammiro, sono notevoli e contribuiscono a una rilettura del ruolo fondamentale che i due ebbero all’inizio del secolo.
Infine, può essere interessante lo studio interno del rapporto di Portoghesi con l’architettura, in particolare con quella più recente. Portoghesi, oggi 85enne, è stato architetto impegnato ed attivo e anche un notevolissimo studioso e autore di libri preziosi come il celeberrimo “Roma Barocca”, su cui hanno studiato generazioni di architetti. Per modestia o per opportunità, l’autore non si è inserito tra i grandi del Novecento, ma la sua voce e i suoi giudizi spesso perentori descrivono in modo esauriente ciò che vorrebbe e ciò che ha avuto dall’architettura. Si spiegano bene allora il trattamento riservato ad esempio a Walter Gropius, reo di aver cancellato la storia e quindi maltrattato e l’assenza assurda di un grandissimo come J.J.P. Oud, contrapposti per esempio all’elogio sperticato di Aldo Rossi, che invece alla storia ha dedicato tutta la propria passione di progettista. Ma certamente a nessuno può venir in mente di considerare il Teatro del Mondo più importante del Bauhaus.
La lettura in ogni caso è quasi sempre scorrevole e chiara, le posizioni teoriche evidenti, e una certa quantità di spunti biografici tollerabile. Molto meno accettabile l’inserimento (si ricordi, tra i Grandi del Novecento) di figure peraltro degnissime come Bruno Minardi, Paolo Zermani, Vittoriano Viganò, Piero Bottoni, Nicola Pagliara, a scapito ad esempio di Zaha Hadid, Herzog & De Meuron, Daniel Libeskind, che alla fine del Novecento avevano già lasciato tracce notevoli nel panorama internazionale.
Portoghesi ritiene che fare architettura sia un qualcosa di tecnico, artistico e intellettuale insieme; l’aderenza al passato e l’evoluzione dello stile in coerenza con una tradizione data sono per lui fatti incontestabili. Difficile non dargli ragione, ma la damnatio del Razionalismo, che fa venire in mente il celebre Maledetti Architetti di Tom Wolfe, non ha basi teoriche accettabili. Anche il Razionalismo fu architettura di rango, con scelte di fondo socialiste, umanistiche, e paradossalmente stilistiche nel momento in cui lo stile veniva negato. E in ogni caso ha poco senso esaltare da una parte Terragni e dall’altra seppellire Gropius, anche perché l’immediato sospetto è che il primo, per Portoghesi, parta con il vantaggio vincente di essere italiano.
L’elenco degli architetti esaminati:
Otto Wagner
Antoni Gaudì
Hendrik Petrus Berlage
Ernesto Basile
Victor Horta
Claude Fayette Bragdon
Hector Guimard
Joseph Maria Olbrich
Peter Behrens
Charles Rennie Mackintosh
Hans Poelzig
Frank Lloyd Wright
Josef Hoffman
Adolf Loos
Joze Plecnic
Henri Sauvage
Armando Brasini
Bruno Taut
Marcello Piacentini
Hugo Haring
Walter Gropius
Michel de Klerk
Erik Gunnar Asplund
Ludwig Mies van der Rohe
Le Corbusier
Erich Mendelsohn
Gerrit Thomas Rietveld
Antonio Sant'Elia
Konstantin Mel'nikov
Giovanni Michelucci
Pier Luigi Nervi
Giovanni Muzio
Hans Scharoun
Gio Ponti
Alvar Aalto
Giuseppe Samonà
Louis Isidore Kahn
Alberto Sartoris
Piero Bottoni
Mario Ridolfi
Giuseppe Terragni
Franco Albini
Philip Johnson
Carlo Scarpa
Luigi Moretti
Eero Saarinen
Kenzo Tange
Jorn Utzon
Giancarlo De Carlo
Vittoriano Viganò
Reima Pietila
Roberto Gabetti e Aimaro Isola
Charles Moore
Frei Otto
Ricardo Porro
Robert Venturi
Oswald Mathias Ungers
Frank Owen Gehry
Arata Isozaki
Alessandro Mendini
Aldo Rossi
Peter Einsenman
Nicola Pagliara
Michael Graves
Hans Hollein
Richard Meier
Norman Foster
Imre Makovecz
Meinhard von Gerkan
Renzo Piano
Augusto Romano Burelli
Ricardo Bofill
Robert A.M. Stern
Tadao Ando
Franco Purini
Emilio Ambasz
Mario Botta
Francesco Cellini
Massimiliano Fuksas
Christian de Portzamparc
Jean Nouvel
Léon Krier
Bruno Minardi
Demetri Porphyrios
Paolo Zermani
G.R.A.U. (Gruppo Romano Architetti e Urbanisti)
Scheda tecnica
Paolo Portoghesi, I GRANDI ARCHITETTI DEL NOVECENTO, editore NEWTON & COMPTON, 2001, pagine 704, 18.50 €, ISBN : 88-8289-105-4