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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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L'armonia di Piet Mondrian

Fig. 1Non sono state numerose le mostre su Piet Mondrian organizzate in Italia -l'ultima di cui trovo notizie risale al 1956-, e questa del Vittoriano a Roma si pone quindi come un momento importante per gli studiosi italiani del maestro olandese. Preceduta da un ampio battage pubblicitario e da comunicati stampa come sempre entusiasti, la visita non delude, ma allo stesso tempo genera qualche perplessità. L'allestimento è semplice ed efficace e la presentazione delle sale ben curata, ma è nelle scelte dei contenuti che qualcosa non convince.

Vedere le prime opere è sicuramente interessante, figurative e realiste come furono secondo le tendenze olandesi di fine Ottocento, ed è notevole seguire l'evoluzione di Mondrian fino al 1917, a De Stijl, all'invenzione di quell'astrattismo geometrico la cui fortuna e le cui conseguenze sono di portata epocale; tuttavia a me sembra abbastanza curioso che si finisca per dare più peso alle origini, nel complesso banali, che alle conclusioni rivoluzionarie di una grande carriera. Le opere legate allo stile per cui Mondrian è celebre sono qui a Roma decisamente poche, e sono pochissime quelle prodotte in America, le ultime, che mi ero augurato potessero essere per una volta le protagoniste.

La carriera del pittore seguì un peFig. 2rcorso verso la sintesi formale, passando da un realismo di maniera, e di successo, nelle campagne dei Paesi Bassi, alla scoperta di un cubismo prima frainteso poi completamente rivisitato; e passando ancora dalla fondazione in Olanda, durante la Grande Guerra all'età di 45 anni, di un gruppo rivoluzionario che avrebbe avuto nell'architettura la sua miglior espressione, all'esilio in America, ormai anziano eppure sempre in cerca di nuovi temi per la sua straordinaria ed estrema attività pittorica.
All'inizio della mostra romana, nelle sale al piano superiore, una notevole rassegna di opere figurative -non solo di Mondrian-, ci riporta al clima realista ottocentesco (Fig. 1) e, subito dopo, con i numerosi studi di sintesi visive, a un'atmosfera sperimentale che fa i conti col puntinismo e con Cézanne. Alcuni temi, come i fiori e gli alberi, sono risolti da Mondrian con splendide immagini in cui lo studio delle linee tende a scavalcare quello delle superfici, proponendo una sorta di variante alle scelte sia di Cézanne sia di Picasso. Appartiene a questa fase il ben noto Albero grigio, qui proposto con uno dei disegni di studio (Fig. 2), davvero notevole, che rivela la minuzia, la pazienza e la sensibilità verso le proporzioni che regolarono tutta la carriera di Mondrian.

Il senso dell'armonia viene anche celebrato nel titolo della mostra ed è una corretta indicazione, perchè proprio di un'armonia essenziale, perfetta in quanto inalterabile, vive questa pittura.

Scesi nel salone centrale, ci si aspetterebbe di trovare un trionfo di scacchiere colorate (Fig. 3 e 4) e di griglie boogie-woogie, ma invece ecco un numero abbastanza limitato di quelle opere (e non delle più incisive), contornate da altri oggetti, tra cui la sedia Red and Blue di Rietveld, e da quadri successivi di altri pittori che riutilizzarono le sue scelte astratte.

Fig. 4Una mostra notevole quindi, ma parzialmente deludente; è probabile che uno degli obiettivi degli organizzatori fosse anche didattico e si è voluto evidenziare come il cambiar stile del Maestro olandese corrisponda in realtà a un grande cambiamento generale. O forse si voleva puntare sull'aspetto meno noto della sua produzione per creare sorpresa e interesse nel pubblico che, abituato alle grandi e regolari campiture di colore, dovrebbe sorprendersi davanti alle immagini di case e di alberi della campagna olandese. Questo aspetto è probabilmente legato al fatto che il curatore è un grande esperto olandese di Mondrian, Benno Tempel (direttore del Museo di Den Haag/ L'Aia), che nel suo saggio in catalogo tende a scoprire Mondrian come artista eclettico e versatile. Ma è facile obiettare che operazioni del genere funzionano bene quando la mostra ha per tema la formazione del pittore, o un periodo meno noto della sua carriera, o magari una tematica trasversale alla sua produzione maggiore. Qui possiamo dire, forse con un po' di malizia, che la mostra monografica del più celebre pittore astratto del Novecento propone soprattutto opere che astratte non sono.

Per concludere con le note stonate, anche le belle musiche di accompagnamento, scelte con grande competenza e originalità nientemeno che da Claudio Strinati, corrono il rischio di essere soffocate dal brusio dei visitatori, mentre i quattro vestiti femminili stile charleston piazzati nell'ultima bacheca, per ricordarci la passione di Mondrian per il ballo, forse solleveranno qualche facile ironia piuttosto che interesse specifico.

 

Didascalie delle immagini

Fig. 1, Piet Mondrian, Devozione, 1908. Olio su tela, 94 x 61 cm., L’Aia, Collezione Gemeentemuseum © 2011 Mondrian/Holtzman Trust c/o HCR International Washington DC Foto courtesy Gemeentemuseum Den Haag

Fig. 2, Piet Mondrian, Albero: studio per “L’albero grigio”, 1911. Pastello nero su carta, 58,4 x 86,5 cm., L’Aia, Collezione Gemeentemuseum © 2011 Mondrian/Holtzman Trust c/o HCR International Washington DC Foto courtesy Gemeentemuseum Den Haag

Fig. 3, Piet Mondrian, Tableau con giallo, nero, blu, rosso e grigio, 1923. Olio su tela, 54,5 x 53,5 cm., Lisbona, Museu Colecção Berardo © 2011 Mondrian/Holtzman Trust c/o HCR International Washington DC Foto courtesy Lisbona, Museu Colecção Berardo

Fig. 4, Piet Mondrian, Composizione n. 12 con blu, 1936-1942. Olio su tela, 62 x 60,5 cm, Ottawa, National Gallery of Canada. © 2011 Mondrian/Holtzman Trust c/o HCR International Washington DC Foto courtesy NGC

 

Scheda tecnica

Piet Mondrian - L'armonia perfetta, dal 07/10/2011 al 29/01/2012, Complesso del Vittoriano, Via di San Pietro in Carcere, Roma. Sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana , promosso dal Ministero per i beni e le Attività Culturali

Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.30; domenica 9.30 – 20.30

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,50 ridotto

Catalogo SKIRA.

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