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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Feste Ducali. Fermo-immagine su un antico fasto

 

Fig. 1


È un modo sicuramente nuovo per raccontare la settecentesca vita istituzionale veneziana quello presente in Feste Ducali, la prima delle mostre dossier proposte, l’anno 2012, da Palazzo Ducale, in una serie di esposizioni realizzate sfruttando interamente le opere provenienti dai fondi della Fondazione dei Musei Civici di Venezia.

In questa esposizione il visitatore avrà occasione di ammirare le stampe, sicuramente note al pubblico degli intenditori e non solo, che si trovano raccolte nella Sala della Quarantia Nova Civil di Palazzo Ducale, una delle sale di rappresentanza posta tra la Sala del Maggior Consiglio e quella dello Scrutinio, simboli della vita amministrativa e politica della Serenissima.

In tal preciso e non casuale contesto (è, infatti, spesso lo stesso Palazzo Ducale a fare da sfondo prediletto per le scene rappresentate), fanno mostra di loro stesse una decina di raffigurazioni di feste fondamentali per la vita istituzionale di Venezia in quella che potrebbe essere detta “duplice fattura”: da un lato il tratto a penna di Canaletto (1697-1768), dall’altro il loro trasferimento su rame per opera dell’abile Giambattista Brustolon (1716-1796).

Ecco, quindi, che accanto alle più canoniche stampe, interessantissimo risulta essere studiare da vicino queste matrici in rame provenienti dal Museo Correr e che diedero forma ed immagine a queste splendide opere che, a partire dal 1768, anno della prima edizione curata dall’editore veneziano Lodovico Furlanetto, fino al 1800 conquistarono l’Europa promuovendo la Serenissima al di fuori dei suoi stessi territori.

Fig. 2Si rimarrà sicuramente colpiti dalla straordinaria e quanto mai minuziosa attenzione per ogni più piccolo e apparentemente insignificante particolare che viene riportato con lo scopo di creare dei veri e propri fermo-immagine della società veneziana dell’epoca. Ritorna a vivere grazie all’immaginazione, infatti, senza troppe difficoltà, il fasto di un tempo passato, riuscendo a porre in evidenza non sole le vecchie istituzioni ma Venezia stessa.
Scrutando da vicino le stampe il visitatore è chiamato ad aiutarsi nella lettura delle opere esposte con gli opuscoli messi a sua disposizione, una tappa che sembra essere quasi obbligata per comprendere a fondo i rituali ivi rappresentati: una descrizione precisa e minuziosa che ci accompagna in una sorta di tour della sala.

Ecco, quindi, che sbaglierà terribilmente chi penserà, basandosi sul numero apparentemente esiguo delle opere esposte e le discrete dimensioni della sala, che la mostra possa essere visitata frettolosamente: questa è una esposizione che richiede tempo e che non si accontenta di una fugace occhiata.
Feste ducali vuole raccontare, e come tutti i racconti che si rispettino, è fondamentale ascoltare attentamente dall’inizio alla fine il racconto per poi poter esprimere un giudizio.

L’esposizione si apre con quattro stampe dedicate ai principale momenti cerimoniali successivi all’atto di elezione del doge (la Presentazione del Doge a San Marco, il Trasporto del Doge in Pozzetto, l’Incoronazione del Doge sulla Scala dei Giganti e il Ringraziamento del Doge al Maggior Consiglio) proseguendo poi con quelle legate a specifiche celebrazioni (Partenza del Doge sul Bucintoro per lo sposalizio con il mare, Festa del Giovedì Grasso, Visita alla Salute, Processione del Corpus Domini, Visita a San Zaccaria e Ricevimento degli ambasciatori).
In Presentazione del Doge a San Marco (Figg. 1 e 2) si trova raffigurata la solenne cerimonia che raffigura l’insediamento ufficiale del principe, eletto, come del resto dimostrato dalla tradizionale consegna dello stendardo purpureo e oro con insegne marciane, anche dal volere di Dio.
In questa occasione il Doge con specifiche formule rituali aveva il compito di garantire alla Serenissima Repubblica pace, serenità e prosperità. Osservando la composizione si può notare il Doge sullo sfondo della Basilica, sul pulpito con in capo un berretto a tozzo, mentre al centro spiccano le figure degli arsenalotti (lavoratori dell’Arsenale) intenti ad armeggiare su un pozzetto ovvero la monumentale portantina scoperta su cui il Doge, una volta ricevuto il corno dogale, si sarebbe seduto per andare in Piazza San Marco.

Fig. 3

Fig. 4

La medesima attenzione ai particolari ritorna in Processione del Doge nel giorno del Corpus Domini (Figg. 3 e 4). La festa, istituita inizialmente a Liegi attorno al 1246, venne successivamente estesa a tutta la cattolicità da Urbano IV nel 1264 e iniziò ufficialmente ad essere celebrata dal maggio dell’anno seguente, sebbene si debba attendere fino al 1454 per avere, con il decreto del Maggior Consiglio, una precisa regolamentazione.
Compare qui, come nel celebre dipinto del Bellini La processione in Piazza San Marco, l’ostensorio protetto da baldacchino. Interessante è anche il labirintico deambulatorio in struttura lignea usato per la processione del corteo.

Ecco, dunque, che fin dalla prima opera emerge chiaro il significato di questa esposizione: Feste Ducali non risulta essere solamente una mostra dossier ma una vero e proprio tributo a Venezia, ai suoi antichi fasti, alle antiche tradizioni, all’antica prosperità.

 

Didascalie immagini

1, A. Canal, G. B. Brustolon, Presentazione del Doge a San Marco, stampa secondo stato acquaforte e bulino, 489x652 mm. foglio, 448x567 mm. impronta della matrice, Venezia, Museo Correr, Gabinetto Disegni e Stampe, stampe Gherro n. 1002.
2, A. Canal, G. B. Brustolon, Presentazione del Doge a San Marco, rame, acquaforte e bulino, 452x578 mm, Venezia, Museo Correr, cl. XXXIII n. 1560.
3, A. Canal, G. B. Brustolon, Processione del Doge nel giorno del Corpus Domini, stampa secondo stato acquaforte e bulino, 524x728 mm. foglio, 426x553 mm. impronta della matrice, Venezia, Museo Correr, Gabinetto Disegni e stampe, stampe P. D. n.1499.
4, A. Canal, G. B. Brustolon, Processione del Doge nel giorno del Corpus Domini, rame, acquaforte e bulino, 436x570 mm, Venezia, Museo Correr, cl. XXXIII n. 1564.

 

Scheda tecnica
Feste Ducali, fino al 6 maggio, Palazzo Ducale, Piazza San Marco, 1 Venezia.
Orario: dalle 8.30 alle 19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti (valido per l’ingesso a Palazzo Ducale, Museo Correr, Museo Archeologico e sale monumentali della Biblioteca Marciana): intero €16; ridotto € 8; gratuito i residenti e nati nel comune di Venezia.

 

 

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