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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Apertura notturna dei Musei Vaticani


Fig. 1

«Restituire i Musei Vaticani ai romani», con queste parole il Direttore Antonio Paolucci ha presentato la nuova iniziativa dei Musei Vaticani, rivolta soprattutto ai romani, affinché possano godere dei Musei e dei tesori in essi conservati anche i cittadini della città eterna, che con il Vaticano hanno un legame millenario ma spesso rimangono lontani dai musei perché troppo affollati dai turisti. L’apertura serale segue gli esempi dei grandi musei europei e consente l’accesso a chi durante il giorno è impegnato in altre attività.

Tuttavia, anche chi conosce bene i Musei Vaticani può vivere l’esperienza indimenticabile ed emozionante di visitarli la sera, osservare il tramonto sulla Basilica di San Pietro con la cupola michelangiolesca dal Cortile delle Corazze, passeggiare nel Cortile della Pigna con il crepuscolo e sostare nel Cortile Ottagono godendo dell’atmosfera notturna, in Vaticano particolarmente suggestiva, schiarita solo da tremule fiaccole, tali da far rivivere l’assenza di luce del passato, ed ammirare le statue antiche coperte da luci ed ombre. Sarà possibile inoltre camminare nella penombra, sostare con tranquillità nelle Stanze di Raffaello e raggiungere nel silenzio notturno la Cappella Sistina.

Fig. 2La prima serata del 24 luglio ha visto una risposta lusinghiera e sorprendente da parte della città di Roma con moltissime presenze (solo nei primi 40 minuti sono stati emessi oltre 2600 biglietti). Si replica a  settembre (3, 10, 17, 24) e ottobre (1, 8, 15, 22, 29) dalle 19.00 alle 23.00 con ultimo ingresso alle 21.30.

Il complesso dei Musei Vaticani è frutto di una lunga stratificazione, in cui le opere d’arte realizzate per la committenza papale dai più grandi artisti di ogni tempo sono contenute all’interno di architetture che sono esse stesse creazioni di grandi architetti come Bramante, Michelangelo, Mascarino, Fontana, Bernini e moltissimi altri.

L’intero percorso dei Musei Vaticani, che si nominano giustamente al plurale, si snoda per oltre sette km, con sezioni meno frequentate che sono esse stesse museo all’interno dei musei, che da sole varrebbero un lungo ed attento sopralluogo, come ad esempio il Museo Missionario Etnografico che documenta la diffusione del Cristianesimo nei paesi extraeuropei.

Fig. 3La visita notturna offre una selezione dell’itinerario, privilegiando i capolavori del Rinascimento e del Barocco: si parte dal nuovo ingresso per giungere all’Atrio dei Quattro Cancelli, dove inizia il percorso, attraverso la Scala Simonetti che conduce al Museo Pio Clementino, si dispiega nella Sala a Croce Greca, la Sala Rotonda, la Sala delle Muse, la Sala degli Animali fino a giungere al Cortile Ottagono, «un posto magico nel cuore dei Musei Vaticani», come ricorda Paolucci, dove «c’è quest’idea straordinaria che non c’è il tetto, c’è il cielo di Roma sopra il Cortile Ottagono» che sorge nel medesimo luogo dove iniziò oltre cinquecento anni fa la collezione papale con il Cortile delle Statue dove si trova il mirabile Laocoonte, ancor oggi fra le più emozionanti opere di statuaria di tutti i tempi, continuamente lodato ed emulato in copie ed opere allusive ad esso ispirate, e l’Apollo del Belvedere, l’Apoxyomenos, il Torso del Belvedere testimonianze straordinarie e capolavori assoluti dell’arte antica. Fra le opere del Museo Pio Clementino, realizzato da Clemente XIV Galganelli (1769-1774) e Pio VI Braschi (1775-1799), nella Sala a Croce Greca si distinguono anche i due enormi sarcofagi in porfido di Elena e Costanza, del IV secolo dopo Cristo.

Fig. 4Visitata la parte più a nord dei Musei, nella palazzina di Belvedere, la villa fatta edificare da Innocenzo VIII per il proprio diletto e svago a nord del pomerium, si torna indietro seguendo lo stesso percorso e si possono visitare le Gallerie collocate nel “Corridore” occidentale, realizzato da Gregorio XIII (1572-1585) per collegare il Palazzo Apostolico con il Belvedere innocenziano. Le diverse gallerie che procedono in successione dal Belvedere sono: la Galleria dei Candelabri, la Galleria degli Arazzi, la Gallerie delle Carte Geografiche, la Galleria di San Pio V.

La Galleria dei Candelabri, ultimo tratto del corridore ovest realizzato da Gregorio XIII con logge aperte in seguito chiuse, conserva gli antichi candelabri marmorei da cui prende il nome; segue la Galleria degli Arazzi che custodisce i preziosi arazzi della “Scuola Nuova” (1524-1531) realizzati a Bruxelles da Pieter Van Aelst su disegno degli allievi di Raffaello e gli arazzi della serie Vita di Urbano VIII eseguiti fra il 1663 e 1679 dalla romana manifattura Barberini.

Si accede quindi alla Galleria delle Carte Geografiche, importantissima testimonianza della geografia e della cartografia del Cinquecento, fatta realizzare da Gregorio XIII con i cartoni di Ignazio Danti, uno dei più esimi studiosi di matematica e geografia del suo tempo, che costituisce ancor oggi un luogo di straordinaria meraviglia poiché sulle pareti sono dipinte tutte le regioni italiane e tutte le località appartenenti allo Stato Pontificio, a volte anche con la descrizione della situazione antica affiancata a quella contemporanea. Questa opera assieme alla Torre dei Venti documentano il grande interesse di Gregorio XIII, papa della riforma del calendario, per le scienze geografiche e per lo studio della misura del tempo.

Dopo la Galleria delle Carte Geografiche si giunge all’appartamento di San Pio V, di cui si visita la Galleria e la Cappella, si passa per la Sala Sobieski, che prende il nome dal dipinto sulla parete nord, si raggiunge la Sala dell’Immacolata che occupa un ambiente della Torre Borgia, dove si commemora il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, con pavimenti a mosaici provenienti da Ostia; segue la Cappella di Urbano VIII con affresco sull’altare di Pietro da Cortona e soffitto decorato con stucchi dalla sua bottega.

Si ragFig. 5giunge quindi il cuore dei Palazzi Apostolici Vaticani, le sale di “rappresentanza” dell’appartamento di Giulio II, abitato dai successori fini a Gregorio XIII, nelle magnifiche Stanze di Raffaello, quattro stanze con pianta rettangolare e volta a crociera:

La Stanza dell’Incendio di Borgo (1514-1517), camera da pranzo ordinaria, ultima stanza a cui lavora Raffaello dove rappresenta le aspirazioni politiche di Leone X; La Stanza della Segnatura (1508-1511), studio di Giulio II e prima stanza affrescata da Raffaello, dove si illustrano le tre massime categorie dello spirito umano, il Vero, il Bene ed il Bello, con La Disputa del Santissimo sacramento che rappresenta il Vero soprannaturale e la Scuola d’Atene che raffigura il Vero razionale; La Stanza di Eliodoro (1512-1514), anticamera segreta, dipinta dopo la Stanza della Segnatura con l’affresco della Messa di Bolsena; La Stanza di Costantino (1517-1524), sala delle cerimonie, decorata dalla scuola di Raffaello dopo la sua morte, con le rappresentazioni della vittoria della religione cristiana sul paganesimo.

Si entra quindi nella Cappella Sistina, meta per eccellenza agognata dell’intero percorso, fatta realizzare da Sisto IV fra il 1477 ed il 1480 con un semplice impianto ad aula rettangolare con pavimento in tarsie marmoree cosmatesco e copertura a botte ribassata con dodici finestre centinate, decorata con affreschi del Perugino, del Ghirlandaio, di Signorelli e divenuta celebre per l’opera di Michelangelo che dipinge la volta dal 1508 per volere di Giulio II con la rappresentazione della storia dell’umanità prima della venuta di Cristo. La Sistina viene inaugurata con una messa solenne da Giulio II il 1 novembre 1512; nel 1533 papa Clemente VII incarica lo stesso Michelangelo di realizzare da solo Il Giudizio Universale nella parete dell’altare (oltre 200 mq con 391 figure), iniziato nel 1536 e terminato nel 1541.

Fig. 6Impressionati dall’ambiente straordinario della Cappella Sistina, la visita prosegue nelle altre sale: le Sale degli Indirizzi di Pio IX, la Cappella di San Pio V, La Sala degli Indirizzi, La sala delle Nozze Aldobrandini, La Sala dei Papiri, dove sono esposti gli antichi papiri cristiani ravennati del VI-IX secolo, in copia per motivi di conservazione, il Museo Sacro della Biblioteca Vaticana, creato da Benedetto XIV per raccogliere le testimonianze dell’arte cristiana antica, recentemente proposto con un nuovo allestimento, dove si conservano rilievi in marmo, vetri, gemme, monete.

Si prosegue quindi con la Galleria di Urbano VIII, le Gallerie Sistine ed il Salone Sistino, le Gallerie Paoline, sistemate dal Paolo V per conservare i manoscritti greci della Biblioteca Vaticana, la Galleria Alessandrina, voluta da Alessandro VIII (1689-1691) per salvaguardare i volumi della biblioteca della regina Cristina di Svezia, la Galleria Clementina che si conclude nel Museo Profano della Biblioteca Vaticana che custodisce materiale di epoca etrusca, romana e medioevale di varia provenienza arrivati alla Biblioteca Apostolica con doni e lasciti. Questo percorso lascia quasi sempre impressionati i visitatori; si possono seguire tanti itinerari all’interno dei Musei Vaticani, seguendo un periodo, uno stile, un autore oppure un argomento, e sempre si scoprirà qualcosa di nuovo, un’opera ed una decorazione meno nota ma importante per la storia e per la storia dell’arte. E’ quello che accade costantemente in Vaticano, dove il contenitore, l’architettura è opera d’arte di Bramante, Michelangelo, come i manufatti conservati all’interno. Utilizzate per nobilitare la vita dei pontefici, dei vicari di Cristo in terra, le opere d’arte sono anche uno straordinario strumento di diffusione della fede, che necessita di cultura e predisposizione per la comprensione delle capacità tecniche e figurative, in origine solo per iniziati, Procul este prophani era scritto nel recinto del giardino, poi Cortile delle Statue, di Giulio II, ma in realtà raggiunge facilmente tutti gli animi sensibili ed a volte riesce a turbare anche i più scettici.

Le date delle visite di settembre e ottobre: 3, 10, 17, 24 settembre e 1, 8, 15, 22, 29 ottobre con orario 19-23, ultimo ingresso 21.30, prenotazione obbligatoria sul sito www.museivaticani.va

 

Didascalie delle figure
Fig. 1, Ingresso monumentale sulla città di Roma, 1932.
Portale con cornice in bugnato, stemma di Papa Pio XI (1922-1939), statue rappresentanti Michelangelo Buonarroti ( a sinistra) e Raffaello (a destra). Musei Vaticani, Città del Vaticano, Foto Musei Vaticani
Fig. 2,
Palazzetto di Innocenzo VIII (1484-1492) detto “Palazzetto di Belvedere”. Città del Vaticano, Foto Musei Vaticani
Fig. 3,
Cortile Ottagono. Musei Vaticani, Città del Vaticano, Foto Musei Vaticani
Fig. 4, Agesando, Atanadoro, Polidoro di Rodi,
Gruppo del Laocoonte, 40-20 a. C., Marmo bianco. Museo Pio Clementino, Cortile Ottagono, Musei Vaticani, Città del Vaticano, Foto Musei Vaticani
Fig. 5, Raffaello Sanzio (1483-1520),
Parnaso e Scuola d’Atene, Stanze di Raffaello, Stanza della Segnatura, Musei Vaticani, Città del Vaticano, Foto Musei Vaticani
Fig.6,
Cappella Sistina, Città del Vaticano, Foto Musei Vaticani

 


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