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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Preraffaelliti, l'utopia della bellezza

 

Fig. 1

Nel 1848, tre amici decidono di dare inizio ad un movimento pittorico atto a sfidare i diktat dell’Accademia. Dante Gabriel Rossetti, William Hunt e John Everett Millais danno vita alla Confraternita Preraffaellita (il significato dell’acronimo PRB sarebbe stato svelato solo in un secondo momento). L’arte precedente Raffaello viene scelta come fonte di massima ispirazione. In particolare, la letteratura medioevale dona alcune delle fonti più amate dalla Confraternita: la Bibbia, la Commedia dantesca e tutta l’opera shakespeariana.

I loro dipinti, tuttavia, vogliono rappresentare un vero e proprio ponte col moderno, così profondamente nutrivi dall’imminente Rivoluzione Industriale nonché dall’avvento della fotografia (si pensi, in parallelo, agli scatti di Julia Margaret Cameron).

Il preraffaellita più conosciuto in Italia è Dante Gabriel Rossetti, in parte per le vicissitudini biografiche che lo vedono figlio di un insegnante napoletano costretto a rifugiarsi in Inghilterra, in parte per il nome così importante datogli in onore del sommo poeta; in realtà la figura di Rossetti è così controversa sia nella storia dell’arte del XIX secolo sia all’interno della Confraternita stessa che i suoi dipinti meritano uno studio a sé.

Proprio per questo motivo la mostra desidera dare una panoramica più ampia, affrontando il movimento nella sua interezza e peculiarità. Fortemente appoggiato dal critico d’arte e pittore John Ruskin, il gruppo trovò nelle sue parole di sostegno il primo incoraggiamento nel continuare un percorso iniziato da Rossetti insieme a John Everett Millais e William Hunt alla ricerca di un arte più reale che si ispirasse a tutto ciò che era stato prima del Rinascimento italiano.

Allontanatisi dall’Accademia istituzionale, i tre pittori rappresentavano tutte le convinzioni di Ruskin stesso a proposito dell’arte britannica che doveva, dopo anni di sottomissione, ribellarsi ai dettami italiani per ritrovare, soprattutto nelle tele medievali e nei maestri della letteratura internazionale, primitive fonti di ispirazione che avrebbero portato ad un’arte pura. L’Italia pre-rinascimentale con la sua arte, il suo paesaggio, la sua letteratura e la sua storia, fu il punto centrale della loro ispirazione: essi cercarono di guidare la riforma della pittura inglese in direzione di soggetti emotivamente sinceri e personali.

Le visite in Italia da parte dei singoli componenti furono molteplici con l'intento di studiare attentamente la natura e di documentare l’architettura e le opere d’arte a beneficio del pubblico inglese. Fig. 2

Proprio in virtù di questo legame indissolubile tra la Confraternita e il Bel Paese, è arrivato il momento di una retrospettiva esaustiva sulle loro opere maggiori. Dopo Washington, Tokyo e Mosca è la volta di Torino – polo culturale ante litteram – sempre vagamente in disparte rispetto alla scena nazionale, eppure ricca di tesori da scoprire.

Le settanta opere arrivate direttamente dalla Tate Britain, trascorreranno nel capoluogo sabaudo qualche mese prima di tornare (senza spostarsi più per molti anni a venire), definitivamente nella loro usuale, ma rinnovata, dimora.

L’esposizione è articolata in sezioni ed è ospitata in sale d’eccezione, quelle di Palazzo Chiablese, a pochi passi della Galleria Sabauda, connubio interessante anche per chi voglia fare un confronto tra le opere rinascimentali ospitate nel museo e le tele preraffaellite.

Si parte dalla sezione storica con tele di ispirazione shakespeariana: Ofelia (Fig. 1) e Mariana di Millais, Lear e Cordelia di Madox Brown.

La seconda è dedicata alla committenza privata, prettamente orientata verso tematiche religiose, dove si torna fortemente al simbolismo dell’arte cattolica più primitiva (si veda a Gesù lava i piedi di Pietro di Madox Brown).

La società contemporanea’, dove le parole di John Ruskin dedicate al declino della società moderna trovano riscontro nei quadri in cui i Preraffaelliti auspicano un ritorno ad un mondo più giusto, con echi marcati del ‘buon selvaggio’ di Rousseau.

Si passa per i ‘Paesaggi’, dove l’antico sguardo d’insieme sulla natura lascia spazio alla cura fotografica del singolo dettaglio, metodo che non ha riscontro in tutta l’arte paesaggistica precedente, emblematico in questo senso: Maggio a Regent’s Park di Charles Allston Collins.

Tra echi fiamminghi e simbolisti, si arriva – infine – al cuore della mostra, dedicata all’opera di Dante Gabriel Rossetti. Come spesso accade nelle sale a lui dedicate (chicca della mostra è proprio quella di ricreare la stanza rossettiana della Tate che, da molti anni, ha ceduto il passo alle opere del Canova, non senza qualche scontento tra i visitatori), è Elisabeth Siddal la vera protagonista.

Il volto di Elizabeth è quello di quasi tutti i dipinti della prima parte della carriera di Rossetti, che la identifica completamente con l’amore ultraterreno del sommo poeta per Beatrice; Beata Beatrix (Fig. 2) è un capolavoro di assoluta bellezza, raramente parte di una mostra itinerante.

La mostra si conclude con il più rinascimentale dei Preraffaelliti, membro dell’ultim’ora, Edward Burne-Jones (Fig. 3), che rappresenta il vero e proprio trait d’union tra Otto e Novecento, quasi a voler sottolineare i tratti avanguardisti di un movimento solo apparentemente rivolto al passato.

 

Didascalie delle immagini

Fig. 1, John Everett Millais, Ophelia, olio su tela, 1851-2, Londra Tate Britain.

Fig. 2, Dante Gabriel Rossetti, Beata Beatrix, olio su tela, 1864-1870, Londra Tate Britain.

Fig. 3, Edward Burne-Jones, Amore e il pellegrino, olio su tela, 1896-7, Londra Tate Britain.

 

Scheda tecnica

PreRaffaelliti – L’Utopia della Bellezza, Torino – Polo Reale – Palazzo Chiablese, fino al 13 luglio 2014. Orari: lunedì 14.30 – 19.30, martedì, mercoledì e domenica 9.30 – 19.30, giovedì, venerdì e sabato 9.30 – 22.30.

Info: www.mostrapreraffaelliti.itTel. 011.0881178

 

 

 

 

 

 

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