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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Defrag: Ascoli Piceno ospita Franco Mulas

 

Il 22 Luglio presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno è stata inaugurata una mostra interamente dedicata all’artista romano Franco Mulas. In un suggestivo spazio espositivo aperto su una delle Piazze cinquecentesche più belle d’Italia, il visitatore resta folgorato dalla quantità e dalla varietà delle opere esposte ed è messo in condizione di ripercorrere i momenti salienti della carriera di un artista che ha iniziato da vero contestatore.

Fig. 1

Fasi stilistiche, dunque, ma anche passaggi storici per non dire epocali, del nostro Paese; dipinti che, come ha sottolineato Stefano Papetti, permettono “di ripensare alle nostre vite e al nostro passato cosi da conoscerlo meglio”. Parlando con l’artista non si può non restare affascinati dall’umiltà di un uomo che alla soglia degli ottant’anni trasmette ancora così tanta passione per il proprio lavoro, e non si può non notare la gioia nei suoi occhi, la stessa di chi si accosta alla tela per la prima volta e si diverte nel farlo.

Dai giorni nostri, ai quali appartiene la serie “Calendari” - di cui l’artista lascia un’opera alle collezioni ascolane -, alla contestazione giovanile del ’68, i dipinti di Mulas offrono la possibilità di rivedere il passaggio di vere e proprie fasi stilistiche, con un recupero di tendenze italiane e straniere, ma mai scontante e ripetitive. L’uso sapiente dei colori ad olio diventa strumento non solo per rendere la matericità, ma anche per superarla e per fare in modo che i colori si mescolino e si distinguano in gamme cromatiche vivaci e brillanti nel periodo di “Ninfee”, cupe e terrose al tempo della “Nave di pietra”, smaglianti in “Atlante” della serie “Spaesaggi”. “Un quadro non si racconta” - dice Mulas, e continua, “ In questi anni ho dovuto sempre trovare delle valide motivazioni per recarmi allo studio” e dare vita a ciò che per la maggior parte nasce dal nulla o che viene fuori in itinere; “senza averci troppo pensato, lascio che la mano sia libera di muoversi”, e le figure, gli oggetti si materializzano come per uscire dalla tela, proprio come i poliziotti della serie “Occidente” che lo stesso pittore paragona “a due tizzoni ardenti che chiedevano di manifestarsi”.

Fig. 2

Ascoli sceglie di ospitare Mulas dopo aver commissionato all’artista la realizzazione dello stendardo della “Quintana”, la memorabile riproposizione della giostra cavalleresca e del corteo storico che si tiene in città nella prima domenica di Agosto. La mostra, curata egregiamente da Lorenzo Canova e da Stefano Papetti, merita un viaggio nella città delle “cento torri” che a sua volta non deluderà il visitatore, non solo per la ricchezza del patrimonio storico artistico, meravigliosamente conservato e valorizzato, ma anche per la vivacità culturale che la caratterizza cosi, come la mostra “Defrag” di Mulas dimostra.

Incontrarlo di persona arricchisce ed emoziona allo stesso tempo, affascinante la purezza con cui dichiara di lavorare e candidamente dichiara “per me sarebbe impensabile ripetermi per far fronte alle richieste del mercato”. In questo, oltre che nei suoi dipinti, direi che è ancora leggibile lo stile del Mulas contestatore degli anni giovanili, ma resta, indiscussa e salda, quella posizione di libertà che continua a distinguerlo.

Fig. 3

  

Didascalie delle immagini

Fig. 1, Big-Burg, olio su tela, 1991 cm 122 x122
Fig. 2, Paesaggio, olio su tela, 2005, cm 160 x 125
Fig. 3, La nave di pietra, olio su tela, 1983, cm 95 x 81

 

Scheda tecnica

Franco Mulas “DEFRAG”. Opere 1967-2017, Palazzo dei Capitani del Popolo, Piazza del Popolo, Ascoli Piceno. Fino al 15 settembre 2017. 
Orari: feriali e festivi ore 10-13 / 15-19 (ferragosto aperto).
Ingresso gratuito.

 

 

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