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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni

Un palco vuoto, quattro sedie ai lati e un tubo al neon che spezza l'oscurità della scena. Rannicchiata nella parte di se stessa, Daria Deflorian si dirige verso il pubblico ed esordisce con un timido <Non siamo pronti, persavamo di nonfarlo>. I suoi compagni sbucano fuori dalle quinte, presenze impercettibili, attori in cerca di personaggi, mentre lei riflette sulla difficoltà di rappresentare una realtà instabile nella fissità del palcoscenico.

Quattro anziane signore greche si sono tolte la vita per ribellarsi ad un sistema economico che ha dimezzato le pensioni e revocato l'esenzione dal pagamento dei medicinali, privando i più deboli di mezzi di sostentamento e di dignità. Si sono incontrate nell'appartamento di una di loro per morire insieme, dopo aver lasciando sul tavolo un biglietto in cui spiegano i motivi del loro gesto.

Bisognerebbe sfondare il tetto del teatro e catapultarci dentro quella stanza ordinata di morte per mostrare le cose come sono accadute. E neanche questo basterebbe, perché fuori l'appartamento brulica un contesto sociale di precarietà politica e di mutamenti sociali che ci riguarda tutti da vicino. Il risultato delle prove estenuanti, della ricerca di soluzioni sceniche e interpretative è un vuoto, un rifiuto, un <no> nel quale <è così difficicile stare>.

Così ha inizio Ce ne andiamo per non darvi altre proccupazioni, un antispettacolo che sembra trarre spunto da un ritaglio di cronaca nera, ma che in realtà si ispira a L'esattore di Petros Markaris. La finzione è tuttavia così vera da mettere in crisi gli attori. Come si fa a dar corpo all'immagine delle vecchiette in procinto di ingoiare i barbiturici? Quali espressioni scegliere, quali sguardi, quali gesti? Oppressi dal fantasma di Stanislavskij, gli attori fluttuano tra lo stato di persona a quello di personaggio. Provano a ricostruire l'immagine delle signore in pantofole che si appisolano davanti al televisore, riprovano la scena in cui una delle quattro esprime il terrore di morire per ultima, raccontano i loro tentativi di attraversare la solitudine e lo stato d'animo nel momento in cui hanno deciso di morire. Il metodo del maestro russo subisce spesso dei ribaltamenti. L'esperienza dei personaggi fa emergere la verità degli attori, le loro angosce, le solitudini, la paura di morire. Finzione e verità si compenetrano in una partitura frammentaria, abbozzi di scene che tuttavia contraddicono il fallimento preannunciato. Bellissima l'azione scenica di Tagliarini che si infila in testa un cappuccio nero, indossa una gonna e una parrucca, e indietreggia nella penombra fino a scomparire nel nulla del fondale nero. Meno convincente la ricerca della Deflorian che si sovrappone al personaggio e, a volte, anche agli altri attori. La sua rinuncia appare meno sincera perché non smette mai di recitare se stessa.

La sequenza tuttavia scorre con un ritmo fluido e ben calcolato , con immagini che, a dispetto del grande rifiuto, fanno respirare l'odore di pulito di quella stanza decorosa, e rendono tangibile il dolore composto di una tragedia silenziosa. Il dramma privato e quello più esteso di una crisi globale che azzera l'individuo, riaccendono la coscienza e le emozioni del pubblico che nell' antispettacolo trova comunque uno specchio rivolto alla problematicità del vivere oltre a quella di fare teatro. Perché se è difficile rappresentare la realtà è anche impossibile non farlo.

 

Scheda tecnica
CE NE ANDIAMO PER NON DARVI ALTRE PREOCCUPAZIONI, un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. Collaborazione al progetto: Monica Piseddu e Valentino Villa. Luci: Gianni Straropoli. Consulenza per le scene: Marina Haas.
Con: Daria Defloran, Antonio Tagliarini, Monica Piseddu e Valentino Villa.
Una produzione 369gradi/ Planet3 & dreamachine. Coproduzione: Romaeuropa Festival 2013 e Teatro di Roma. Residenze artistiche: Angelo Mai Altrove Occupato, Centrale Fies, Olinda, Percorsi Rialto. Organizzazione: Filipe Viegas e Francesca Corona per PAV Diagonale artistica.
Foto: Gabriele Zanon.
Prima nazionale: 7 novembre 2013 al Teatro Palladium nell'ambito di Romaeuropa Festival.

 

 

 

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