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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Crack Machine, di Musella / Mazzarelli

 

 

Paolo Mazzarelli e Lino Musella si distinguono non soltanto per la loro estrema versatilità attoriale ma anche per l'originalità e l'efficacia drammaturgica delle piéce che scrivono e mettono in scena a quattro mani. Sono attori ironici, inclini al trasformismo e al travestimento, capaci di coniugare un certo gusto per lo sberleffo con la drammacità del nostro problematico presente. Il loro teatro attraversa la contemporaneità con leggerezza calviniana, la trasfigura con arguzia e inventiva e senza scivolare nella retorica cupa della denuncia sociale.

Già visto nella sesta edizione di Teatri di Vetro e riproposto per soli quattro giorni al Teatro Valle Occupato, Crack Machine trae spunto dalla vicenda di Jerome Karviel, ex trader della prestigiosa banca francese Societé Gènérale, che nel 2007 venne accusato come unico responsabile per un ammanco di cinque miliardi di euro. Nella finzione italiota il protagonita e capro espiatorio del gigantesco crack finanziario diviene Geremia Cervello (Mazzarelli), che vediamo rinchiuso in un carcere napoletano dove si misura con un delinquente della camorra (Musella) che si fa chiamare Eros per la sua presunta somiglianza con il cantante. In un giocoso incastro di ruoli, i giovani attori si sdoppiano in altri due personaggi caricaturali. Da una parte l'avvocato Alberto La Parola, interpretato da Musella con parrucca biondastra e occhialoni da sole, che promette a Geremia di uscire di galera a patto che discolpi la banca da qualsiasi forma di corresponsabilità. Dall'altra, la viscida guardia carceraria Italo Caputo, interpretato da Mazzarelli con vistosi baffi posticci.

Il carcere viene evocato da pochi elementi scenici che suddividono lo spazio in due zone. Una struttura mobile posta in avanscena funge da sfondo di un minuscolo parlatorio oppure si trasforma nella piccola cella di Eros. Sulla sfondo a sinistra sono disposti i rudimentali macchinari della falegnameria carceraria dove Eros tenta invano di coinvolgere l'ex trader nei suoi lavori di smontaggio e ricostruzione di porte e sedie. La struttura girevole permette agli attori di cambiare ruolo velocemente, mentre il passaggio da una scena all'altra viene scandito dagli efficacissimi stacchi musicali dei Co'Sang e dai messaggi dei familiari ai detenuti trasmessi da Radio Napoli.

Il testo è caratterizzato da una struttura circolare che inizia e finisce con la voce radiofonica di una giornalista che annuncia l'evasione dal carcere di Cervello e il crollo in Borsa provocato dalle sue rivelazioni sulle responsabilità dei più alti vertici della Banca e delle istituzioni politiche nel crack finanziario. L'azione vera e propria si sostanzia di brevi scene di confronto tra i personaggi che si susseguono a ritmo sostenuto, soprattutto nella prima parte. Colpisce la insolita capacità dei due attori di passare da un ruolo all'altro in modo naturale e convincente, cambiando non soltanto i connotati ma anche il registro recitativo e linguistico. L'avvocato truffaldino sciorina fiumi di parole senza variazioni di tono e soprattutto senza prendersi una pausa. La guardia carceraria sfoggia un dialetto siculo che lascia trapelare tutto il suo arrivismo e la fame di potere. Sono due fantocci attraveso i quali gioco teatrale e vita si intrecciano con ironia e drammaticità. Più naturale e carico di umanità è l'incontro tra i due detenuti. Lo sviluppo del loro rapporto è ben delineato e i due personaggi emergono a tutto tondo senza rischiare di rimanere intrappolati nella tipologia. Cervello non è soltanto un cash-machine che produce denaro virtuale attraverso operazioni illecite, smaltimenti di denaro sporco e speculazioni di ogni genere. Eros è qualcosa di più di un delinquente comune, cresciuto nell'indigenza e spinto alla criminalità dallo stesso sistema politico finanziario di cui Cervello è soltanto una pedina. I dialoghi tra i due detenuti mischiano il dialetto di Eros con il linguaggio tecnico di Cervello coniugando serietà e comicità in modo insolitamente equilibrato. Non scivolano mai nel luogo comune, peccando semmai di didattismo quando Cervello tenta di spiegare al suo compagno i complessi meccanismi della finanza. La vicenda si dipana in modo agile e con tempi perfettamente calibrati grazie alle doti registiche, drammaturgiche e attoriali del giovale duo. E' un teatro artigianale nel senso più alto della parola, in cui la ricchezza di idee supplisce alla povertà dei mezzi. Alcune scene sono di forte impatto visivo, come quella appena sussurrata in cui Eros mette in atto il suo piano per salvare l'amico. Cervello scappa, l'altro rimane solo in cella. Ma nulla potrà sconfiggere la corruzione intrinseca di un sistema finanziario che fa gonfiare i profitti fino a scoppiare.

 

 

Scheda tecnica

CRACK MACHINE- Il denaro non esiste, Compagnia Musella /Mazzarelli. Di e con Paolo Mazzarelli e Lino Musella.

Scene: Elisabetta Salvatori. Musiche: Climnoizer- Co'sang. Voce registrata: Federica Fabiani. Visto al Teatro Valle Occupato di Roma nel dicembre 2013.

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