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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

The Dubliners, di Giancarlo Sepe

 

Con The Dubliners 15: The Dead – Part1, Giancarlo Sepe aggiunge un altro tassello al progetto I 4 DUBLINESI (Wilde, Beckett, Joyce, Yeats) iniziato nel 2012 con la ripresa del memorabile Favole di Oscar Wilde e con il successivo Beckett in camera da letto. Lo spettacolo ispirato ai racconti joyciani ha una valenza fortemente simbolica ed evocativa e aspira a rendere l'immobilismo che paralizza la gente comune di Dublino attraverso immagini di intensa suggestione visiva.

Il luogo dell'azione scenica è l' austera Chiesa di San Salvatore di Spoleto che, con la sua ampia navata centrale e le sue mura spoglie, ridefinisce e rafforza i significati della rappresentazione. Non esiste una netta separazione tra attori e spettatori. Questi ultimi sono disposti lungo le pareti della navata occupata al centro da un'enorme tavolata ricoperta di fiori. Tutt'intorno giacciono a terra i corpi immobili degli attori mentre sullo sfondo, all'altezza dell'altare, si stagliano le sagome avvolte nella nebbia di un gruppo di gente ordinaria immobilizzata nel tempo. Si indovinano i profili di una donna con un bambino in braccio, di un uomo con la pipa, un monello, e alcuni giovanotti con il cappello in testa.

Un incipit potente che catapulta l'immaginario del pubblico nel piccolo mondo dei dublinesi.

Sebbene introduca un narratore che a tratti commenta le azioni, Sepe non insegue un filo narrativo sequenziale e affida il racconto alle immagini, ai chiaroscuro e ai giochi di ombre, alle musiche, al ballo e ai movimenti corali degli attori. Una volta resuscitati dal loro immobilismo di morte, si lanciano in attività frenetiche che a volte appaiono un pò confuse. Con il volto ancora imbrattato di argilla di morte, si lanciano nella danza della vita, si agitano, gridano, si inseguono, si festeggiano. Sono più vivi dei vivi, ma nel fondo dell'anima sono paralizzati, incapaci di liberarsi dalle tradizioni, dai codici morali del loro paese, dai legami familiari. Ed ecco che dal gruppo si distingue il personaggio di Eveline, la ragazza di diciannove anni del racconto omonimo che rimane fortemente ancorata ai ricordi dell'infanzia e alla promessa fatta alla madre in punto di morte di non abbandonare mai la sua famiglia. La vediamo sul molo in procinto di partire per l'Argentina per seguire il suo fidanzato. Ha lo sguardo fisso nel nulla e,nonostante l'incoraggiamento degli astanti a prendere il volo verso una nuova vita, la ragazza rimane immobile. E' il momento epifanico più intenso dello spettacolo, un momento in cui l' improvvisa rivelazione di una verità interiore prende forma nello sguardo di chi ne viene investito. Non altrettanto efficace è il riferimento a The Dead, l'ultimo racconto della raccolta che attraversa e conclude lo spettacolo. I personaggi sono a malapena riconoscibili e la profondità del racconto non viene nemmeno sfiorata. L'epifania di Gretta Conroy che ascoltando una vecchia canzone irlandese ricorda il suicidio di Michael Furey per amore di lei, diviene piuttosto motivo di litigio tra lei e il marito Gabriel. La parte finale del racconto in cui l'uomo capisce quale misera parte egli abbia recitato nella vita di lei si riduce a un commento gridato e la visione finale della neve che accomuna sotto il suo manto bianco i vivi e i morti viene inspiegabilmente banalizzata.

Peccato, perché lo spettacolo è ricco di spunti e di idee che andrebbero però sviluppate in modo più ampio.

 

Scheda tecnica

THE DUBLINERS, by James Joyce. 15: The Dead -Part 1. Scene e costumi Carlo De Marino. Disegno luci: Umile Vainieri. Musiche: Harmonia Team con la collaborazione di Davide Mastrogiovanni.Direttore di Scena: Guido Pizzuti. Con Giulia Adami, Lucia Bianchi, Paolo Camilli, Federico Citracca, Manuel D'Amario, Enrico Grimaldi, Ivan Marcantoni, Annarita Marino, Bruno Monico Da Melfi, Caterina Pontrandolfo, Giannina Raspini, Federica Stefanelli, Guido Targetti.e con la partecipazione speciale di Pino Tufillaro. Regia di Giancarlo Sepe.

Prima nazionale: Chiesa di San Salvatore, Spoleto, 4 luglio 2014.

 

 

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