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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Eros Pagni è il sindaco del rione Sanità

 

Dopo il coraggioso debutto al teatro di Eduardo De Filippo, il San Ferdinando di Napoli, Il sindaco del Rione Sanità per la regia di Marco Sciaccaluga approda al Quirino di Roma dove venne rappresentato per la prima volta dal suo autore il lontano 9 dicembre 1960. Quella di Sciaccaluga è una regia piuttosto tradizionale che rispetta ogni virgola della commedia eduardiana ma che accetta la sfida di affidare lo spettacolo ad un cast non del tutto napoletano. Non era mai successo prima, ma l'impegno interpretativo di Eros Pagni nei panni del protagonista Antonio Barracano e l'encomiabile recitatazione degli altri quattordici attori hanno ricevuto un largo plauso sia dal pubblico napoletano che da quello romano.

Sciaccaluga non trasferisce la commedia nella contemporaneità, ma tende a sottolineare l'universalità del protagonista e una presunta qualità shakespeariana del testo. Per questo lo fa precedere da un prologo pronunciato solennemente da un Barracano che sbuca dall'aldilà per raccontare le circostanze della sua morte. Il pezzo aggiunto contiene una ciatazione meridionalizzata tratta dal Riccardo II : <La morte non tene crianza ma un merito ce l'ha: chiude una ferita mortale, la ferita della vita>.

Sebbene Antonio sia un personaggio ambiguo e sofferto, diviso come è tra una natura nobile e giusta e il suo modo d'agire da fuorilegge, non raggiunge di certo una statura drammatica scespiriana. La commistione di comico e di tragico inoltre non basta ad accostare la commedia edurdiana al teatro del Bardo. Il camorrista che difende i poveracci perché la giustizia di Stato è latitante nei confronti dei più deboli è un personaggio tutt'altro che universale. Antonio è un camorrista d'altri tempi assolutamente imparagonabile alla criminalità organizzata che riempie le colonne dei nostri giornali.

E' l'unico personaggio che Edurdo non cucì su stesso ma che trasse da un personaggio vero, un certo Campoluongo che < teneva il quartiere in ordine >. L'attore ne parlava con rispetto nei suoi ricordi< Venivano da lui a chiedere pareri su come si dovevano comporre vertenze.E lui andava......questi Campoluongo non facevano la camorra>.

Il Barracano di Pagni è un uomo stanco e disilluso, piegato dalla solitudine e dall'amarezza e, nonostante le scene comiche, lo spettacolo verte più decisamente sul tragico.

L 'apparato scenografico di Guido Fiorato è geometrico ed essenziale: pareti scure, aperture che lasciano entrare la luce, una pedana inclinata verso il proscenio cosparsa di tavoli con poche suppellettili e un soffitto squadrato che nell'ultimo atto appare sbilenco e al di fuori della sua sede naturale. E' uno spazio più simbolico che realistico coerentemente con il taglio registico della pièce.

La scena iniziale in cui i personaggi allestiscono una sala operatoria nella casa del sindaco affinché il suo medico di fiducia estragga un proiettile dalla gamba di un guappo ferito dà l'avvio alla commedia vera e propria trasformata in un lungo flashback. Le azioni si susseguono a passo lento come se i fatti fossero dilatati nella sfera del ricordo. Con la complicità del medico clandestino Fabio Della Ragione (interpretato da un bravissimo Federico Vanni) Antonio risolve i contrasti mettendo pace tra i contendenti. Ma il caso di Rafiluccio Santaniello che vorrebbe uccidere il padre per averlo cacciato di casa e condannato a una vita di stenti lo mette in serie difficoltà. Inutile convocare il padre per fargli cambiare idea. Come già preannunciato all'inizio, Antonio ne esce sconfitto e pugnalato a morte.

Lo spettacolo è indubbiamente ben confezionato, ma non offre sorprese registiche di spicco nè cambi di ritmo nello scorrere dell'azione che, a dispetto delle complicazioni e del climax, rischia a tratti di risultare soporifero. Lo spettacolo si regge sostanzialmente sulla coesione e sulla bravura degli attori, che non cedono mai alla tentazione del macchiettismo e soprattutto sull' impeccabile interpretazione di Eros Pagni che,senza volere imitare Eduardo, rende perfetta giustizia alla sua drammaturgia.

 

Scheda tecnica
IL SINDACO DEL RIONE SANITA', di Eduardo De Filippo. Scene: Guido Fiorato. Costumi: Zaira de Vincentilis. Musiche: Andrea Nicolini. Luci: Sandro Sussi. Con: Eros Pagni, Maria Basile Scarpetta, Federico Vanni, Gennaro Apicella, Massimo Cagnina, Angela Ciaburri, Orlando Cinque, Gino De Luca, Dely De Majo, Francesca De Nicolais, Rosario Giglio, Luca Iervolino, Marco Montecatino, Gennaro Piccirillo, Pietro Tammaro.
Regia di Marco Sciaccaluga.
Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Napoli.
Prima nazionale: 7 giugno 2014 al San Ferdinando di Napoli.
Visto al Teatro Quirino di Roma nel gennaio 2015.

 

 

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