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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Viaggio di Psiche, di e con Sista Bramini

 

 


Sulle prime fa un certo effetto vedere Sista Bramini nel chiuso del Teatro La Basilica dove inscena il sublime Viaggio di Psiche, tratto da L'asino d'oro di Apuleio. Lei, che ha fondato il progetto O ThiasosTeatroNatura negli anni 90 e che ha concepito ogni sua performance come un rito arcaico, un'erranza del pubblico e delle attrici nel cuore di foreste e di radure che invita a una totale percezione dello spazio, una ricerca comune degli infiniti significati di miti rappresentati prima del calar del sole. Un teatro, quello di Sista Bramini, che si riappropria culturalmente dell'ambiente trasformandolo in metafora della vita. Ogni performance è un viaggio iniziatico che mira alla presa di coscienza di sé in relazione agli altri e della polisemia dei miti che indagano i misteri delle cose della vita.

Lo spazio scenico è spoglio e fa pensare alla grotta dove una vecchia ubriaca raccontò la favola di Amore e Psiche a una fanciulla rapita dai briganti. La performer emerge dal buio scalza e priva di orpelli. Indossa pantaloni e una larga camicia un po' sgualcita. All'inizio fa una breve premessa per spiegare al pubblico che la favola di Amore e Psiche è solo una parte de L'Asino d'oro, il cui vero protagonista è Lucio che viene trasformato in un asino e che dopo mille pene, umiliazioni e sofferenze, riuscirà a comprendere se stesso. Parla dell'anima che proprio come la farfalla, in greco si dice Psiche. Secondo gli antichi, l'anima non è dentro di noi. Piuttosto siamo noi a essere dentro l'anima, una forza cosmica che ci appartiene. L'anima vive solo nell'incontro di un tu, dell'amore, e la storia di Amore e Psiche è un viaggio iniziatico verso la piena maturità che la ragazza raggiunge superando diverse prove iniziatiche. Il suo è un viaggio misterico che tutti dovrebbero intraprendere per liberarsi da paure e incertezze e per lasciarsi andare all'amore pieno e completo e alla gioia di esistere.

Un buio separa la premessa dal racconto vero e proprio. Si percepisce un cambiamento nei movimenti e nello sguardo luminosissimo dell'attrice che sembra posseduta dalla bellezza e dalla profondità della storia che inizia a raccontare. Si muove in una danza composta, a volte gira lentamente su se stessa. Il volto esprime l'infinità varietà dei sentimenti dei personaggi, la voce, ora limpida ora ingolata li rievoca in scena. La sua impareggiabile bravura fa sì che la storia con tutti i suoi risvolti e i suoi significati simbolici sia visibile nell'immaginario degli spettatori che sono chiamati a intraprendere il viaggio insieme a lei.

Il superlativo disegno luci di Matteo Giglio dà colore a ogni singolo luogo o momento della giornata e spesso esprime gli stati d'animo dei personaggi. Il commento musicale e sonoro curato Da Giovanna Natalini mescola Lieder, improvvisazioni musicali e suoni naturali. Il rumore del mare legato ad Afrodite, dei fiumi e delle cascate che scrosciano, il cinguettio degli uccellini quando Psiche entra nel palazzo magnifico costruito da Eros per lei.

Il mito è un racconto orale delle origini e la Bramini lascia fluire la narrazione scegliendo i ritmi e le pause con estrema cura. La sua voce sospende il viaggio iniziatico di Psiche nell'atemporalità e pronuncia le parole in modo rigorosamente semplice, come volesse sparire per dar risalto al racconto. La forza e la potenza narrative non permettono distrazioni.

Il testo è fedele ad Apuleio ma l'interpretazione di Sista Bramini sembra dar più risalto alle quattro prove iniziatiche a cui Afrodite sottopone la sua rivale. Sì, la dea è gelosa di Psiche che con la sua bellezza virginale ha messo in ombra la sua. E' adirata con Eros che si è innamorato di lei, una semplice mortale. Ma qui è meno arcigna di come in genere appare in questo mito. In fondo è grazie alle prove iniziatiche che le impone che la fanciulla diventa donna e poi dea.

Attraverso la prova di separare i semi ammonticchiati alla rinfusa, Psiche impara a discernere ciò che è degno di essere preso in considerazione. La prova in cui le viene chiesto di raccogliere le ciocche dorate degli arieti le insegna a non agire mai d'impulso. La Terza prova è la più dura e la più importante. Psiche deve riempire un ampolla di cristallo in un torrente inaccessibile. Deve salire verso un'alta rupe, poi scendere negli inferi, per poi risalire di nuovo. Un aquila (l'io maschile di Psiche) le viene in aiuto e l'ampolla diviene un alambicco alchemico in cui maschile e femminile si fondano. Psiche apprende il coraggio e la capacità di combattere le proprie paure per ottenere ciò che vuole. Non le resta che il viaggio agli inferi che Afrodite le impone per ricevere da Persefone una boccetta di crema di bellezza. Uscita dall'Ade con il cosmetico, disubbidisce ad Afrodite e se ne prede un po' per sé. Non verrà punita per questo perché per raggiungere l'equilibrio interiore, a volte, bisogna mettere i propri desideri davanti alle pretese degli altri.

Queste fasi di crescita dovrebbero essere chiare a tutti. Il mito è considerato inattuale, ma credo che uno spettacolo come questo sia necessario per opporsi a una società fatta di individui che vogliono tutto subito, felicità compresa, e che da tempo ormai hanno smesso di guardarsi dentro e di mettersi in discussione.

Lo spettacolo è così coinvolgente e così armonioso in tutte le sue parti che si esce con il desiderio di rivederlo.

 

 

Scheda tecnica

Viaggio di Psiche,da Amore e Psiche di Apuleio. di e con Sista Bramini.
Musica originale: Giovanna Natili. Disegno luci: Matteo Giglio.
Dal 30 gennaio al 2 febbraio e dal 6 al 9 febbraio al Teatro Basilica di Roma. O Thiasos TeatroNatura.
Foto di Cristina Vuolo e di Francesco Galli.

 

 

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