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Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)
1973-2635
il 23 ottobre 2007.
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Ripensare la manovra per evitare la recessione culturale nel Paese.
Sei Associazioni nazionali scrivono al Governo.
Roma, 9 luglio 2010. L’Italia è a rischio recessione culturale. E’ quanto denunciano le principali Associazioni nazionali della cultura e dell’ambiente - Federculture, Civita, FAI, Italia Nostra, Legambiente e WWF - in una lettera aperta al Presidente del Consiglio, al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, nella quale segnalano le gravi ripercussioni che la manovra anticrisi avrà sulle politiche culturali nel nostro Paese.
Il Dl 78/2010 mette in discussione la tutela e la promozione del nostro patrimonio culturale e ambientale, sancite dall’art. 9 della Costituzione, e penalizza un settore vitale che contribuisce positivamente all’economia del paese, con conseguenze negative sulle possibilità di uscita dall’attuale crisi e sulle prospettive di una futura e duratura crescita.
E’ urgente scongiurare gli effetti della riduzione dei finanziamenti diretti al Ministero e dei pesanti tagli ai trasferimenti a Regioni ed Enti Locali, che porteranno inevitabilmente a un arretramento dell’intervento pubblico nel settore, limitando l'autonomia e la capacità di amministrazioni e imprese di servizio pubblico locale nella programmazione e nella gestione dell'offerta culturale.
Le sei Associazioni condividono la necessità di intervenire con azioni anche drastiche di riduzione di inefficienze e sprechi, ma nel contempo chiedono un maggiore intervento pubblico che valorizzi le eccellenze, salvaguardi i livelli dei servizi erogati ai cittadini e promuova il coinvolgimento dei privati, in un’ottica di crescita del settore e di sviluppo del Paese che faccia leva su cultura, creatività e ambiente.
Il testo della lettera aperta:
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, al Ministro dell’Economia e delle Finanze
L’assoluta necessità di ridurre spese e sprechi è condivisa da tutti, ma non è possibile rinunciare alla cultura, depauperare il Paese di quelle ricchezze di storia e produzione artistica che sono la nostra carta d’identità sulla scena internazionale ed asset principali per la competitività di città e territori.
La recessione culturale rappresenta un danno troppo grave che il paese non si può permettere e i cui effetti negativi si farebbero sentire per molti anni ben al di là della crisi economica.
Federculture, Civita, FAI, Italia Nostra, Legambiente, WWF sono impegnati con Enti Locali, Associazioni, Amministratori, Operatori di settore e Imprese a sostenere la crescita ed un vero progetto di rilancio del Paese attraverso la cultura, la creatività, il paesaggio ed insieme:
Roberto Grossi - Presidente Federculture
Antonio Maccanico - Presidente Civita
Ilaria Borletti Buitoni - Presidente FAI
Alessandra Mottola Molfino - Presidente Italia Nostra
Vittorio Cogliati Dezza - Presidente Legambiente
Stefano Leoni - Presidente WWF