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Dizionario dell'arte del Novecento, di Martina Corgnati e Francesco Poli

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La riedizione e le ristampe di questo Dizionario dell'arte del Novecento ne convalidano il ruolo di testo utile ed economico per quanti vogliano disporre di un rapido strumento di consultazione. Disposto in capitoli cronologici il dizionario potrebbe facilmente trasformarsi in un manuale, a garanzia di una certa completezza di informazione. Gli autori sono due esperti di arte moderna, entrambi attivi anche nell'organizzazione di mostre e di eventi, ed entrambi molto ben inseriti nei contesti internazionale legati ai musei, al mercato e alle grandi rassegne. Sui contenuti del Dizionario pertanto sarà difficile trovare, e probabilmente non c'è, alcun difetto o lacuna informativa.   

Tuttavia, per un dizionario di tipo enciclopedico fondamentali sono l'indice dei nomi e i rimandi, e in questo caso il sistema escogitato dagli autori non funziona pienamente e rivela alcune pecche.
Se, infatti, si cerca un autore bisogna guardare l'indice e la ricerca non è semplice, perché le semplici citazioni non sono separate  dalle brevi trattazioni; se si cerca un movimento, invece, ci si deve muovere tramite alcuni rimandi, ma in questo caso l'esito della ricerca di solito è fruttuoso.
Si potrebbe semmai discutere sui raggruppamenti destinati a creare quindici (non dodici come si legge in quarta di copertina) voci principali, tra cui sembrano un po' eccentriche “Minimalismo, process art e land art, arte povera, arte concettuale”, e “Pop Art e Nouveau Réalisme”; ma non si tratta di strane mescolanze, quanto appunto di veri e propri gruppi destinati a ridurre le ambiguità nella ricerca. Le quindici voci, abbastanza ampie e - nel caso - suddivise in paragrafi, sono marcate da una fascetta grigia nell'intestazione delle pagine, segnalando quindi al lettore che si tratta di sezioni speciali, e sono:
Astrattismi
Azione, musica, parola
Cubismo
Dada
Fauvisme ed espressionismo
Futurismo
Impressionismo e neoimpressionismo
Informale ed espressionismo astratto
Metafisica e Novecento italiano
Minimalismo, process art e land art, arte povera, arte concettuale
Pop art e Nouveau réalisme
Realismo e neorealismo
Simbolismo
Suprematismo e costruttivismo
Surrealismo

Vediamo qualche esempio di testo, cercandolo sia tra le spiegazioni stilistiche sia tra quelle storiche. A pag. 158 su Braque si legge:
"[nei primi quadri cubisti] l'artista porta alle estreme conseguenze il metodo cézanniano di costruzione sfaccettata dello spazio, sovvertendo la prospettiva Georges Braqueclassica attraverso una elaborazione molto sintetica dei piani e dei volumi che mantengono effetti plastici, ma tendono a ribaltarsi sulla superficie della tela enfatizzando la natura bidimensionale della composizione".
A pag. 244 leggiamo la voce Funk Art:
"Tendenza calforniana degli anni sessanta, che si sviluppa in opposizione al minimalismo. E' un'arte intenzionalmente sgradevole, di rifiuti e scarti, caratterizzata da lavori molto liberi con elementi kitsch, ironici e grotteschi, sessuali, con materiali quali ceramica, finta pelle ... Nel 1969 Jim Nutt e Gladys Nilsson, di Chicago, entrano in contatto con il gruppo californiano, collegandolo a quello del Chicago imagism".
Alcune voci sono anche originali, come le “Riviste d'arte”, rapidamente e molto soggettivamente elencate, oppure “Film/Video sugli artisti”, del tutto indicativa, o “Macchina celibe” che ricorda sia Duchamp sia l'esposizione del 1974 di Szeeman.

Il libro è purtroppo privo di immagini tranne che nelle ultime pagine, dove sono presentate ventinove opere capitali del Novecento, non è chiaro se per indicare un metodo di analisi o se per effettiva necessità di proporre una sintesi tramite singoli elementi.
La qualità del testo è comunque alta, anche se a volte - come abbiamo visto - un po' asmatica. La complessa vicenda storica del Novecento, che si apre con le Avanguardie (ma nel libro anche con l'Impressionismo, cui sembra non si possa sfuggire) e si chiude con l'avvento della post-modernità, risulta molto ben descritta per completezza di dati. La vera ricchezza del volume sta, infatti, nelle notizie sui mille movimenti nati nel Novecento, compresi quelli durati pochi anni, composti da pochi artisti, eppure gravidi di idee e di conseguenze. Ricordarne molti non è da tutti, ricordarli tutti è impossibile, qui ne troviamo sicuramente un utile e vasto campionario.


Scheda tecnica

Martina Corgnati, Francesco Poli, Dizionario dell'arte del Novecento. Movimenti, artisti, opere, tecniche e luoghi, Mondadori Bruno, 2008, pagg. 691, € 15,00, EAN 9788861591660