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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Piero e la Flagellazione

Piero della Francesca l'artista e l'uomo, di James Banker

 

Nell'ambito della storiografia artistica, James Banker è il tipico rappresentante della pragmatica scuola angloamericana: ricercatore instancabile e meticoloso, in possesso di una cultura ampia e variegata, attento ai dati e ai fatti più che alle interpretazioni. La carriera di Banker, oggi professore emerito nella sua Università della North Carolina, connessa soprattutto con la pittura italiana del XV secolo, è stata brillante e universalmente apprezzata. La sua passione per Piero della Francesca lo ha portato a ricostruire nei più minuti dettagli - tra quelli recuperabili - la vita del grande artista e matematico di Borgo San Sepolcro; nel paese toscano, che lo ha insignito della cittadinanza onoraria, Banker trascorre tuttora buona parte del suo tempo. 

Sappiamo bene quanto la notorietà di Piero sia recente, rinata dalla fine del XIX secolo grazie all'interesse di molti pittori, e sappiamo anche che l'apprezzamento del suo stile non è immediato, solenne e imperscrutabile com'è; ma su questo artista, e in particolare sul suo quadro La Flagellazione, sono stati scritti molti saggi a partire dagli anni Cinquanta e addirittura interi libri negli ultimi decenni. La nostra rivista non è sfuggita all'attrazione di Piero e una sua intera sezione si intitola appunto "Piero e la Flagellazione".

E' inutile cercare di capire perché in tanti si siano accaniti a cercare un significato proprio in quel quadro, ma di sicuro almeno un elemento ritorna in queste situazioni di incessante ricerca, ed è paradossalmente l'assenza di notizie. Vale anche, ad esempio, per la Tempesta e i Tre Filosofi di Giorgione, due quadri dal significato oscuro realizzati da un pittore di cui si sa molto poco. Visti e considerati i vuoti di informazione, molti autori si sono dati da fare per riempirli, qualche volta con razionalità, ma la gran parte delle volte con semplice fantasia. E purtroppo la fantasia non è affatto un metodo di ricerca, ma semmai un modo estremamente efficace per screditare la serietà della storia dell'arte.

Banker ci ridà fiducia nella potenza dello studio, della ricerca e del metodo. Ben lontano da chiacchiere basate su aggettivi e letture di superficie, per non dire di somiglianze visive chiarissime solo per chi le vede, lo studioso traccia le linee fondamentali e circostanziate, attraverso miriadi di documenti, della vita di Piero e della sua attività. Non si tratta di un lavoro recente, ma di una lunghissima attività che Banker ha progressivamente reso pubblica attraverso decine di articoli e pubblicazioni e che in questo volume viene recuperata e usata per una definitiva (sino ad ora) ricostruzione.

Ecco quindi che possiamo giustificare una delle prime righe della premessa alla versione italiana (la splendida traduzione è di Barbara Besi Ellena), quando Banker segnala che "si può trovare in questo volume qualche speculazione interpretativa" ma la base di tutto sta "nella serie documentata di eventi nella vita e nel percorso artistico di Piero." Le speculazioni ci sono senz'altro, ma basate su congetture razionali e non su semplici intuizioni.La Resurrezione

Il metodo di Banker è facilmente spiegabile: si tratta di raccogliere tutti i documenti possibili in cui risulti il nome di Piero (spesso segnalato come Pietro di Benedetto di Borgo San Sepolcro), compresi quindi non solo dati relativi all'attività di pittore, ma anche e soprattutto quelli legati alla sua vita di cittadino, gli atti notarili, le presenze in una compravendita, le parcelle, le testimonianze dirette, ecc. Su questa base, Banker segue i movimenti di Piero nell'intero arco della sua vita e li allinea alla produzione artistica e alla scrittura dei libri di matematica. Anche l'analisi delle opere segue criteri materiali, come la definizione precisa del supporto, i materiali preparatori, le tecniche di spolvero, le soluzioni dei pigmenti. Il risultato ovviamente non è di facile lettura enon cerca colpi di scena e trovate letterarie; Banker tuttavia si sforza di essere didattico, spesso ripete e approfondisce il dato, poi lo riassume. Ne esce non solo una ricostruzione relativamente precisa della vita di Piero (i dati restano comunque parziali), ma anche una immagine analitica della vita e dei costumi delle famiglie del XV secolo. Se presa con la giusta inclinazione, la lettura di questo volume può essere appassionante.

Sulla Flagellazione peraltro anche Banker ha una sua idea ed è abbastanza curioso che non gli sia stata data la giusta pubblicità. L'analisi parte dal personaggio riccamente vestito, sulla destra del quadro, che Banker identifica - sulla base della sua presenza in altri quattro dipinti di Piero - in Jacopo Anastagi, amico e parente acquisito di Piero. Di conseguenza il giovane biondo è Carlo, il figlio di Jacopo prematuramente scomparso, e la committenza è della vedova di Carlo, Violante. Banker esclude quindi personaggi di rilievo come Bessarione, Mattia Corvino, Marsilio Ficino, Tommaso Paleologo, eccetera, vale a dire tutti quei protagonisti dell'epoca che Piero - per chissà quale motivo - avrebbe mimetizzato nel piccolo quadro e che, sottolinea Banker, non risultano aver mai avuto contatti diretti con Piero. Su questo tema posso aggiungere che in passato anch'io ho fortemente dissentito dalle letture fantasiose di Carlo Ginzburg e Silvia Ronchey segnalando la maggior serietà e professionalità di Marilyn Lavin e di Carlo Bertelli, ad esempio. Purtroppo è un dato di fatto che le interpretazioni ad effetto vengono ascoltate, mentre quelle più normali spesso finiscono nel vuoto; come purtroppo sembra essere il destino di questa, molto razionale, di James Banker.

La storia di Piero è anche la storia di Borgo San Sepolcro, nella toponomastica di oggi soltanto Sansepolcro. I della Francesca vi percorsero gli scalini di un crescente peso politico, di una conquistata agiatezza, ma non per merito di Piero, che pur essendo il primogenito di Benedetto non seguì la carriera del padre e lasciò ai fratelli Marco e Antonio l'incombenza di sostenere e mantenere la redditizia attività di commercio. Banker segue passo passo anche i traffici e i guadagni e i percorsi della famiglia, che restò comunque nella vita di Piero - che non ne formò una sua - l'unico punto fermo.

Ed eccoci allora, grazie alle cronologie estrapolate dai documenti, davanti ad alcuni elementi interessanti e forse sorprendenti, come il tempo infinito che Piero fece passare prima di concludere il Polittico della Misericordia, e invece la rapidità nell'esecuzione della Resurrezione di Sansepolcro. L'intreccio poi dei percorsi e delle commissioni a metà del secolo tra Sansepolcro, Arezzo e Roma, è davvero complicato, e anche se Banker non lo scrive il lettore può provare l'impressione che Piero non fosse molto puntuale e che in qualche occasione abbia giocato le sue carte in modo non del tutto corretto.

Del resto, nonostante gli sforzi davvero incredibili del ricercatore, il vero carattere dell'uomo Piero della Francesca resta indecifrabile, per semplice mancanza di notizie al riguardo. Non ci aiuta certamente Vasari, che nella biografia di Piero accumula varie inesattezze tra cui la cecità prematura, e non ci aiuta neppure la passione per la matematica che Piero coltivò e fece fruttare con tre libri di grande originalità, sui quali Banker ci fornisce dati importanti ed esaustivi, ma non delle motivazioni caratteriali o sentimentali.La Pala di Brera

Nella sua nota introduttiva, ribadita poi nella conclusione del libro, il professore americano ci fornisce una sintesi notevole dell'opera pittorica di Piero, da dividersi in tre fasi: la prima - sino circa al 1453 - caratterizzata da un forte senso delle proporzioni e dall'uso della terra verde per la preparazione dei fondi; la seconda - dal 1453 al 1478 circa - caratterizzata da schemi prospettici e figure monumentali, dalla scomparsa della terra verde, dall'introduzione dell'olio e dall'uso dei cartoni per lo spolvero; la terza - dal 1478 alla morte nel 1492 - riconoscibile per l'organizzazione spaziale e la geometria, spesso accompagnate da strutture più intuitive che razionali. Banker aggiunge che Piero diede sempre dignità a tutti i suoi personaggi e mai si risolse a descrivere la fede cristiana come sofferenza e tormento; anzi, nella forse esplicita laicità di Piero possiamo comprendere l'interesse dei moderni, che il pittore di Borgo tante volte ha saputo anticipare e ispirare.

 

Scheda tecnica

James R. Banker, Piero della Francesca l'artista e l'uomo, Firenze EDIFIR, 2018. EAN: 9788879708692 ISBN: 8879708694, € 20

 

 

 

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