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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

La sorella migliore, di Filippo Gili

 

  

Il Teatro Argot Studio di Roma ha ospitato, per soli quattro giorni, l’ultimo dramma di Filippo Gili, La sorella migliore per la regia di Francesco Frangipane. Ancora una volta, il drammaturgo trascina il pubblico all’interno di un appartamento dove si consuma un dramma familiare e, come sempre all’Argot, le ridotte dimensioni del teatro permettono agli spettatori, disposti in prossimità della scena, di sentirsi a casa dei personaggi. Il coinvolgimento nei loro destini è assoluto, anche perché l’intensa drammaturgia di Gili è un dialogo a tu per tu con il pubblico al quale l’autore pone le stesse domande che pone a se stesso.

La scenografia riproduce molto realisticamente la stanza dell’appartamento di Sandra che ospita il fratello Luca, costretto agli arresti domiciliari. A destra c’è un tavolo da pranzo con quattro sedie, a sinistra due divani posti ad angolo. Sullo sfondo campeggia un drappo giallo scuro e sulla parete destra due quadri astratti se ne stanno accatastati, in attesa di essere appesi. L’ambiente è avvolgente grazie alle luci calde di Giuseppe Filipponio.


Ma nulla può lenire la disperazione e i sensi di colpa di Luca, un trentasettenne che, in stato di ubriachezza e sotto l’effetto di droghe, ha investito una vecchia signora, uccidendola. Si è fatto otto anni di carcere e ora ne deve trascorrere ancora tre blindato in casa della sorella. E’ ossessionato da incubi e non riesce a trovare un senso alla sua vita. Sandra lo consola e immagina prospettive future che Luca rifiuta. La calma apparente che regna in casa viene turbata dall’arrivo di Giulia, sorella e legale di Luca, che vuole ricorrere in appello perché ha scoperto che la signora, malata di cancro al cervello, aveva, nel momento dell’incidente, un’aspettativa di vita di soli tre mesi. La sua decisione non rinfranca il colpevole che forse non sa che farsene di una riduzione di pena. La ottiene , ma propria durante una cena di festeggiamento, si scopre che Giulia era a conoscenza del fatto subito dopo la morte della vittima. Ovviamente si scatena un putiferio che l’ironica madre tenta di placare. Si assiste a un vero duello verbale tra le due sorelle, quando restano sole.

Viene subito da chiedersi perché Giulia non abbia difeso il fratello prima, riducendo da subito la sua pena e alleviando il suo dolore e quello degli altri familiari. Quale è il confine tra etica e giustizia? Che fine hanno fatto le ragioni del cuore? Giulia è una Antigone alla rovescia e non si può non sospettare che nutra rancori pregressi nei confronti del fratello. Questi e molti altri interrogativi lasciano il pubblico senza risposte.

Gli attori sono tutti molto convincenti e si calano nei panni dei loro personaggi a tal punto che ci si dimentica che stiano recitando. Vanessa Scalera sottolinea tutti gli aspetti contraddittori e le menzogne di Giulia con estrema naturalezza. Lo stesso si può dire di Giovanni Ansaldo che lascia intuire anche i malesseri psicologici che tormentavano Luca prima dell’incidente. Michela Martini non manifesta platealmente il suo amore per il figlio, ma lo rivela attraverso gli sguardi. Daniela Marra è una Sandra che elargisce il suo amore sororale in modo spontaneo e diretto.

La regia di Frangipane sa orchestrare i silenzi, i dialoghi e i litigi con meticolosa attenzione ai tempi e ai ritmi dell’azione scenica.

Calorosissimi gli applausi finali.

 

Scheda tecnica

La sorella migliore, di Filippo Gili. 
Con: Vanessa Scalera, Daniela Marra, Giovanni Anzaldo, Michela Martini. Regia di Francesco Frangipane. 
Produzione Teatro Argot e Teatro delle Briciole 
Foto di Francesco Shiavone.
Visto al Teatro Argot Studio il 22 febbraio 2024.

 

 

 

 

 

 

 

 

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